29 marzo 2020

“Oltre il Dramma del Male”

In questi giorni tristi l’invito a stare in casa ha del paradossale. Siamo sollecitati a prendere le distanze gli uni dagli altri in termini radicali! Un distacco forzato che provocando l’esperienza della solitudine, domanda nuove relazioni, costruttive, finalmente libere da egoismi e chiusure. Vengono in mente i tanti gesti di solidarietà, di medici, infermieri, personale sanitario, la croce rossa, la protezione civile, le forze dell’ordine. Tutti per esserci vicini e insieme vincere questo male terribile.

Stiamo capendo che ognuno di noi vive in relazione, è un essere per, non può essere chiuso in sé. Relazione con gli altri innanzitutto: abbiamo fatto noi cristiani una bandiera di questa dimensione, eppure molti vivono come se il centro di tutto sia io solo, punto e basta. Sempre l’uomo avverte l’ideale quando è costretto a percepirne la mancanza.

È importante dire che si è liberi attraverso i legami con gli altri. Ma anche con Dio. Questi giorni fanno molto riflettere: anche con Gesù dobbiamo riscoprire l’amore vero, che parla con Gesù Cristo. Pensate che l’altra sera più di 4 milioni di persone ha recitato il Rosario contro il male. Parlare, pregare Dio molto di più farebbe riscoprire il senso del nostro esistere, del nostro andare, muoverci, vivere. Pregare di più in questo tempo difficile ci fa essere, più vicini a Lui e a supplicarlo che ponga fine a questo male così forte.

Viviamo dunque così questo tempo, verso la Pasqua!

 Il vostro parroco don Adelio

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