Visitando le famiglie: la porta

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1 dicembre 2019

Visitando le famiglie: la porta

Terza Domenica di Avvento

La porta introduce in casa, ci apre un mondo di affetti, di legami, di storie, di gratitudine. La porta introduce anche in un mondo di conflitti e di solitudini. La porta può essere anche chiusa, ed escludere dalla casa. Per portare il messaggio della comunità cristiana alla famiglia, l’incaricato che sia prete, o religioso o diacono, o laico, bussa, piuttosto suona, alla porta.

Forse la porta si aprirà, forse resterà chiusa. In ogni caso l’incaricato, suona e aspetta. Intanto si chiede, chi incontrerà: se la porta si apre, quale parola potrà essere più adatta, quali doni riceverà dalla confidenza, dallo sfogo, dalla testimonianza di chi vive in quella casa.

La porta fa pensare alle parole dette da Gesù “: Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà ed uscirà e troverà pascolo (Gv 10,9). Quindi invito a chi entra a praticare lo stile di Gesù, bussare, con lo stile di Gesù: entrare, uscire per portare gioia, anche sacrificio di sé. Anche chi riceve la visita deve porre attenzione, disponibilità. Prima di aprire, deve chiedersi come posso rendere contenti quelli che abitano questa casa? Lo stesso vale quando si esce: come posso rendere contenti quelli che incontrerò oggi? Dunque buona visita alle famiglie!

Il vostro parroco don Adelio

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